venerdì 12 ottobre 2012

La regola primitiva dell'Ordine del Tempio di Paolo Galiano (Simmetria)



Questa traduzione e commento alla regola dei templari offre, in un libretto agile ed efficace, oltre ad un’analisi sulla antica ed originale stesura della regola, una lettura di “principii tradizionali” che risultano essere una reale guida d’etica cavalleresca. Ai nostri giorni ripassare tali principi può risultare incongruo, in una società dove si è quasi perduto il significato di parole quali “onore”, “ordine”, “permesso”, “lealtà”. Ripassare dunque i 72 punti della Regola può essere oggetto di meditazione per chiunque s’interessi di tradizione. Ricordiamo alcuni punti che possono essere particolarmente stimolanti:
dal punto 1: “Voi che rinunziate alla vostra volontà ed i Cavalieri non professi che, per la salvezza della loro anima servono insieme a voi il sommo re con cavalli ed armi, prendete il proposito di ascoltare integralmente, con puro e devoto desiderio, il mattutino e tutto l’intero Ufficio….”
Dal punto 10 “Nel corso della settimana vi basti mangiar carne tre volte,,,,perché il frequente uso della carne comporta una grave corruzione del corpo…”
Dal punto17: “…E ciò sia fatto in questo modo, come è scritto: “Non fuggirai al peccato con il troppo parlare (Prov. X-19) e in un altro è scritto “Morte e vita sono in potere della lingua”./Prov. XVIII-21) : proibiamo del tutto che in questi discorsi si usino scurrilità e parole inutili e che muovano al riso…”
Dal punto 34: “…Pertanto si obbedisca senza indugio quando un ordine sia stato dato dal maestro o da cgi ne abbia da lui ricevuto facoltà, ed agiscano speditamente come se avessero avuto l’ordine da Dio e non abbiano alcun ritardo a compierlo.”
Dal punto 41: “…Pertanto proibiamo ed energicamente ci opponiamo a che qualche fratello professo ardisca rammentare ad altro fratello o a qualsiasi altra persona, le prodezze o per usare un termine appropriato, le stoltezze che compì con tanto danno quando era nella cavalleria secolare e i diletti della carne con femmine spregevoli o altri argomenti del genere…”
Riteniamo che tali semplici accenni possano far sufficientemente riflettere e ci viene in mente che cosa mai potrebbe accadere se tali regole, anche se edulcorate, potessero essere reintrodotte nei rapporti fra gli uomini.

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