mercoledì 19 ottobre 2011

L'Oratorio della Peste di Raffaele Gorgoni (Besa editrice)














Una singolare coincidenza temporale lega tre eventi molto lontani: l’instaurazione del protettorato di Sant’Oronzo sulla Terra d’Otranto, la cacciata di Baruch Spinoza dalla comunità ebraica di Amsterdam e la creazione de Las Meninas di Velásquez. Il filo che lega questi eventi si aggroviglierà in un nodo di pensieri che fonderà la grande stagione della fioritura barocca di Lecce, quella seconda metà del Seicento che rappresenterà per la città salentina el Siglo de Oro.
Al centro della trama l’Oratorio della Peste, un luogo segreto, nascosto nel cuore della città, tra i lussureggianti giardini dei palazzi aristocratici, al riparo da occhi indiscreti, dove nobili, borghesi, religiosi, artisti e avventurieri congiurano per sottrarre la città a ogni ingerenza esterna, per difenderne l’alterità, per costruire quella separatezza di Lecce che, ancora oggi, è parte integrante della sua inafferrabile identità.
La vicenda si snoda tra Lecce e quegli antipodi europei del Salento che sono la Vestfalia e le Province Unite, tra Lecce, Munster, Amsterdam, Leida, Delft, dove una nuova Europa sta nascendo sull’onda dei traffici con le Indie, dove il cardinale Fabio Chigi, vescovo di Nardò, sta trattando, come Nunzio Apostolico, la pace che metterà fine alla Guerra dei Trent’anni.
Nell’Oratorio della Peste il barocco salentino diverrà quindi l’esito di una delle tante agudezas che segnano il secolo più fiammeggiante della storia. Raffaele Gorgoni, giornalista, è inviato speciale della Rai. Ha realizzato reportage nell’Europa Sud Orientale e in Medio Oriente. Ha pubblicato saggi e reportage su diverse riviste e collabora a «Il Corriere del Mezzogiorno».
Il suo primo romanzo, Lo Scriba di Càsole (Besa, 2004), ha avuto un grandissimo successo di pubblico e critica.

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